la storia del Judo - Jujitsu a Caltanissetta
primi allievi del Maestro Alfonso Torregrossa da sx verso dx (1990)
Aurelio Zaffora - Luigi Digiovanni - Michele Vitale - Pino Anzalone
Il Judo a Caltanissetta
Storia del Judo - Jujitsu a Caltanissetta di Alfonso Torregrossa
dal Maestro Claudio Montaldo - Alberto Carrubba - Alfonso Torregrossa
Il judo giunse a Caltanissetta negli anni '70, portato dal Maestro Claudio Montalto, il cui Judo Kodokan Club, situato nella zona del mercato, divenne un punto di ritrovo per gli appassionati. Nel 1975, il club passò sotto la guida del Maestro Alberto Carrubba collaborato da Salvatore Cordova , figura carismatica e appassionata che dedicò la sua vita alla diffusione del judo in città, spostando la sede del club prima in Via Leonida Bissolati e poi in Via Luigi Rizzo. La sua prematura scomparsa nel 2002, a soli 44 anni, lasciò un vuoto nel mondo del judo nisseno.
Tra i primi allievi di Carrubba c'era Alfonso Torregrossa, che iniziò a praticare a soli 4 anni e si distinse rapidamente per il suo talento e la sua dedizione. Torregrossa divenne una sorta di mascotte del club, conquistando numerose vittorie in gare regionali e nazionali, dimostrando una passione e un'abilità fuori dal comune per la sua giovane età.
Tuttavia, divergenze con il Maestro Carrubba spinsero Torregrossa a trasferirsi a Palermo, dove si unì alla Yama Arashi sotto la guida del Maestro Salvatore Livigni. Qui, pur continuando a praticare il judo, scoprì il jujitsu, un'arte marziale che lo affascinò profondamente per la sua varietà di tecniche, la sua filosofia e la sua storia millenaria.
Deciso a esplorare le radici autentiche del jujitsu, Torregrossa intraprese un lungo viaggio attraverso l'Italia e l'Europa. Partecipò a numerosi stage e seminari, incontrando maestri di diverse scuole e stili, come il Daito Ryu, l'Hakko Ryu e il Takeda Ryu, per citarne alcuni. Questa esperienza gli permise di approfondire la sua conoscenza del jujitsu e di comprenderne le diverse sfaccettature, portandolo infine a dedicarsi completamente al Nihon Jujitsu.
La sua inesauribile sete di conoscenza lo condusse in Giappone, culla del jujitsu, dove ebbe l'opportunità di affinare la sua arte sotto la guida del Maestro Sato Shizuya della IMAF (International Martial Arts Federation). Questo periodo di formazione in terra nipponica si rivelò fondamentale per la sua crescita marziale: non solo perfezionò le sue tecniche, ma approfondì anche la filosofia del jujitsu, immergendosi totalmente nella cultura giapponese. Un percorso culminato con il conseguimento del Menkyo Kaiden, il più alto grado di maestria. La sua ricerca di conoscenza non si arrestò qui: proseguì gli studi nel Jujitsu con il Soke Okubo del Seishin Ryu Jujutsu, dove raggiunse il grado di 9° dan, un traguardo straordinario, soprattutto per un non giapponese.
Il Giappone, terra di antiche tradizioni marziali, fu per lui un'inesauribile fonte di apprendimento. Durante il suo soggiorno, ebbe l'opportunità di confrontarsi con diversi stili di jujitsu, affinando le sue tecniche e ampliando i suoi orizzonti. Ma tra le numerose esperienze, un incontro casuale nel 2002 cambiò per sempre il corso della sua vita marziale. In quell'anno, il destino lo condusse al cospetto del Maestro Michio Takase, erede del Daito Ryu Aikijujutsu Renshinkan.
L'incontro con il Maestro Takase fu una vera e propria rivelazione. La profondità e la complessità del Daito Ryu, un'arte marziale antica e raffinata, lo affascinarono profondamente. Sentì di aver trovato la sua strada, la via maestra che avrebbe dato un nuovo senso al suo percorso.
Con umiltà e determinazione, Torregrossa decise di "ricominciare da capo". Nonostante la sua vasta esperienza, scelse di indossare nuovamente la cintura bianca, simbolo di un nuovo inizio, e di immergersi completamente nello studio del Daito Ryu Jujutsu sotto la guida del Maestro Takase. Una scelta coraggiosa che testimonia la sua profonda dedizione e la sua inesauribile sete di conoscenza.
La sua dedizione e il suo talento gli valsero il rispetto dei membri della scuola e l'onore di essere accettato come primo allievo non giapponese. Questo gli permise di accedere ai segreti più profondi della scuola e di perfezionarsi nel Jujutsu classico (KORYU).
Oggi, Alfonso Torregrossa è un punto di riferimento nel mondo del Jujitsu, riconosciuto a livello internazionale come 9° Dan Hanshi . La sua storia è un esempio di passione, dedizione e perseveranza, un percorso che lo ha portato dalle palestre di Caltanissetta ai dojo del Giappone, diventando un maestro riconosciuto e rispettato in tutto il mondo.
La diffusione del Ju Jitsu a Caltanissetta negli anni '90:
Torregrossa come pioniere
Negli anni '90, il Ju Jitsu iniziò a diffondersi a Caltanissetta, portando una ventata di novità nel panorama delle arti marziali locali. Nonostante le resistenze e gli ostacoli posti da alcuni colleghi di altre discipline che cercavano di ostacolarne la crescita, il Ju Jitsu trovò terreno fertile grazie all'impegno e alla passione di figure chiave come il Maestro Alfonso Torregrossa.
Torregrossa, vero e proprio pioniere del Ju Jitsu a Caltanissetta, seppe trasmettere la sua profonda conoscenza ed entusiasmo a generazioni di allievi, diventando un punto di riferimento indiscusso per tutti gli appassionati. La sua scuola, un luogo di incontro e di crescita, divenne ben presto un punto di riferimento per chi desiderava avvicinarsi a quest'arte marziale millenaria.
Il Maestro Torregrossa, forte della sua vasta esperienza maturata in Italia, in Europa e in Giappone, ha saputo creare un ambiente di apprendimento unico, dove la tradizione del Ju Jitsu giapponese si fonde con un approccio moderno e innovativo, attento alle esigenze dei praticanti di ogni età e livello. Le lezioni si svolgono in un clima di rispetto reciproco e collaborazione, dove ognuno può trovare il proprio spazio per crescere e migliorare.
Il Ju Jitsu, sotto la guida del Maestro Torregrossa, non è solo un'arte marziale, ma un vero e proprio percorso di crescita personale. Le tecniche di difesa personale, applicate con disciplina e rispetto, insegnano non solo a proteggersi, ma anche a sviluppare autocontrollo, concentrazione, fiducia in se stessi e consapevolezza del proprio corpo. I praticanti imparano a gestire lo stress, a superare le proprie paure e a trovare soluzioni efficaci in situazioni difficili.
Grazie all'impegno del Maestro Torregrossa e dei suoi allievi, il Ju Jitsu a Caltanissetta è diventato un'opportunità per tutti coloro che desiderano migliorare se stessi, sia fisicamente che mentalmente. Non solo giovani atleti in cerca di una sfida sportiva, ma anche adulti che vogliono mantenersi in forma e imparare a difendersi, e persino bambini che, attraverso il gioco, scoprono i valori del rispetto, della disciplina e della collaborazione.
Il Ju Jitsu a Caltanissetta è una realtà viva e dinamica, che continua a crescere e a evolversi grazie alla passione e alla dedizione di chi lo pratica. È un esempio di come un'arte marziale antica possa trovare nuova linfa vitale in un contesto moderno, offrendo a tutti l'opportunità di scoprire la propria forza interiore e di affrontare le sfide della vita con rinnovata energia e consapevolezza.
I primi corsi di Jujitsu 1990
Torregrossa e Salvatore Cordova
Torregrossa con Angotti
Torregrossa con il M°Livigni Judo Palermo Yama Arashi